Passo del Lucomagno - Lago Cadagno
Lasciato il caldo della Valceresio con tre auto abbiamo subito superato la frontiera e imboccato l'autostrada in direzione Bellinzona e Passo del Gottardo. Abbiamo lasciato l'autostrada a Biasca per salire al passo del Lucomagno.
Dopo aver calzato gli scarponi siamo partiti costeggiando il lago e poi siamo saliti verso il Passo dell'Uomo tra prati pieni di fiori multicolore e ruscelli d'acqua ovunque. Seguendo le indicazioni gialle del CAS abbiamo imboccato il sentiero in discesa sulla destra del torrente tra i richiami delle molte marmotte presenti in zona. Il torrente nel suo lento scorrrere ha scavato un quasi canyon evidenziando i vari strati con colori differenti e contrastanti che risaltano nelle ripide sponde. I prati riempiono il paesaggio con molte tonalità di verde, assieme a macchie di rododendri a volte fioriti. Il cane di Isabella non vede l'ora di tuffarsi nei vari rigagnoli d'acqua e di annusare ogni filo d'erba. Tra una parola e l'altra, un passo dopo l'altro arriviamo alla Capanna Cadagno. Decidiamo però di accomodarci più sotto sulle sponde dell'omonino lago, tra i rododendri in fiore. Ciascuno estrae il proprio pranzo dallo zaino e al termine è d'obbligo assaggiare la grappa barricata di Maurizio.
Dopo un meritato riposo è ora di ritornare e lo facciamo prendendo un sentiero diverso da quello dell'andata, sulla sponda opposta del torrente. Moltissimi i tipi di fiori sul nostro cammino e di tutti i colori. Saliamo poco più in alto del Passo dell'uomo che raggiungiamo in discesa e proseguiamo scendendo fino al lago e al Passo del Lucomagno.
E' stata una escursione piacevole in un ambiente aperto e molto bello con il sole ma senza il caldo.