40° scambio di auguri al San Bernardo!

Non abbiamo fatto fuochi d’artificio per festeggiare l’anniversario, ma una Santa Messa celebrata dal nostro nuovo parroco Don Marco, che ringraziamo per avere accolto il nostro invito.

 Ci vuole una grande motivazione per andare al San Bernardo il 1° Gennaio! Svegliarsi presto, uscire con il freddo e affrontare 600 metri di dislivello di salita, con lo zaino sulle spalle. Sono pochi quelli che lo fanno, vuoi perché devi essere in buona salute, vuoi perché ti deve piacere. Molti non lo considerano proprio come opzione per il primo giorno dell’anno. In inverno la vita si svolge soprattutto in ambienti chiusi. Uscire da questa comfort zone è difficile.

È il 1° Gennaio 2024. All’alba parto da casa con equipaggiamento invernale e lo zaino con due bottiglie e un panettone e arrivo al Monumento ai Caduti di Bisuschio. È il luogo di ritrovo per quelli che salgono al San Bernardo.Ieri ha piovuto, questa mattina è sereno. Ci scambiamo gli auguri e gli altri alle 7:40 partono. Io mi dirigo verso la Chiesa Parrocchiale di Bisuschio; ho appuntamento con Don Marco. Lo trovo a sistemare gli avvisi all’ingresso della Chiesa; c’è anche Neve, il suo cane, che scodinzola. Partiamo. È la prima volta che Don Marco affronta la salita al San Bernardo da Bisuschio. Il ritmo è buono e, in breve, arriviamo alla Cappellina della Madonna dei Monti. Una breve sosta e ci raggiungono tre atleti. Insieme proseguiamo l’ascesa con ritmo ancora più veloce. Neve è sempre davanti a noi. Sul lago le nubi si spostano continuamente ed iniziano a dissolversi. Il sole rischiara e colora parte del cielo. L’Alta Valceresio è sotto di noi e Don Marco può vedere dall’alto tutte le sette parrocchie della sua Unità Pastorale.

Al San Bernardo scambio di auguri con chi è già arrivato. Un vento freddo sale dalla valle e ci costringe ad indossare tutti gli indumenti a disposizione. I nuovi arrivati si uniscono agli altri. Un tavolino è l’altare e alle 10 ha inizio la Santa Messa. Un momento di silenzio per le vittime delle guerre e un ricordo per quelli che hanno ideato questa camminata. Dopo la benedizione il canto finale “Signore delle Cime”. Ora, sul tavolino, viene posta la tovaglia rossa. Su questa spuntano pane, salami, bottiglie di vino rosso, spumanti, panettoni, cioccolatini, caffè, ecc.Il vento freddo continua a soffiare ma i cuori sono contenti, viene sostituita la bandiera. Il vecchio quaderno di vetta viene riposto nello zaino e quello nuovo passa di mano in mano per essere firmato dai presenti. Il 2024 è anno di novità con la presenza di tre ragazzi con meno di 15 anni, due ragazzi con non più di 22 anni, un ultraottantenne e anche tre cani. È il momento della foto di gruppo. Tutti ci avviciniamo alla statua e stiamo in posa.

È ora di scendere, arrivederci al prossimo anno!!!