Grazie

Carissimi amici del GAM, so che vi siete incontrati per la programmazione e ogni anno dev’essere atrattivo e stimolante, proprio come la Cuaresima che stiamo vivendo. Voglio ringraziarvi dell’offerta che ho ricevuto in 200 euro dal grupo e altri 200 in ricordo di Piero Spagnolo (grande amico e sempre presente nella sua semplicita’).

Ho letto poco fa questo scritto che mi sembra possa dire quello che sucede dentro di noi all’andare in montagna: vi invito a leggerlo lentamente e dirvi se non e’ reale.

Grazie di tutto, p.Renzo in partenza per 12 giorni di missione nella foresta di Manabi’ (zona centrale dell’Ecuador) con 29  agguerriti avventurieri. 

La belleza di andar in montagna

Chiedimi perché vado in montagna. Chiedimi perché, quando il resto mi sta stretto, l'unica via è il sentiero.

- Perché?

- Perché in montagna non puoi sprecare fiato per parole inutili. Lo devi conservare per arrivare in cima, e il resto è silenzio o parole gentili.

 Perché l'unico peso è lo zaino. Non c'è peso per il cuore.

 Perché tutti, se lo desiderano, possono arrivare in cima. Solo un passo dietro l'altro.

 Perché incroci persone che trovano ancora un momento per salutarti.

 Perché non ci sono ostacoli: ci sei tu e c'è il tuo corpo, che devi custodire e curare, se vuoi avere le forze. C'è il cielo con i suoi umori. Non si scherza con la pioggia, il vento, la neve o la notte. Non puoi snobbare la natura, in montagna: ti tira per la manica, ti chiede di guardarla, di studiarla, di esserle presente e rispettuoso.

 In montagna puoi e devi essere presente a te stesso, senza distrazioni.

 Forse è per questo che, sopra tante vette, telefonini e internet funzionano a singhiozzo... è la natura che ti dice: "Lascia stare, lascia stare il superfluo. Stai con gli amici. Stai con gli animali. Stai con te stesso. Non ti serve nient'altro".