Inizio attività G.A.M. 2017

La sera di sabato 28 gennaio nel maxisalone del Municipio di Bisuschio si ritrovano volti noti e non, numerosi, numerosi, per iniziare il nuovo anno insieme con serate culturali, incontri, attività laiche e religiose e, soprattutto, gite ed escursioni. Simpaticamente semplici sia il saluto ai nuovi consiglieri che il ringraziamento ai due pilastri Franca e Luciano. Entrambi lasciano sì il Consiglio, ma sono e saranno sempre di grande presenza ed aiuto!

Gianluca, per calarci nella realtà montana ed ambientale, proietta invitanti scorci montani, flora e fauna fotografate con estro ed arte e, secondo me, ottiene ammirazione, consensi, curiosità (“mi iscrivo subito già che son qui”, “beh però non male, quasi, quasi mi tessero”, “ci penso e verrò un futuro martedì sera a lasciare la mia quota”). Conclude le proiezioni con un caro remember a chi non c’è più, …qui.

Ora si fa avanti il Coro STELLA ALPINA, centro della serata, di cui porto qualche notizia. E’ anche questo un’associazione di valle da scoprire e da conoscere. Dirige dal 2012 la giovane Emanuela Cirla autorevolmente grintosa ed entusiasta. Il coro nasce nel 1982 a Viggiù, per volontà di un piccolo gruppo di amici amanti del canto corale ed in modo particolare dei canti della montagna, degli alpini, popolari. Coro a voci pari maschili ha nella sua storia partecipazioni a festival tematici: Cantate Barcellona 2004, in Alta Pusteria 2005, a Praga 2008, Weimar 2009, Pineda de Mar 2011, ... prossimamente Vienna. E’ un coro di persone mature, si definiscono “vecchietti”, ma Emanuela ed altri giovani vivificano e fanno durare nel tempo. Proprio a tal proposito il coro si augura che nuovi giovani e non, intonati ed amanti del canto, si presentino per unirsi a loro. Attualmente i coristi sono 25, anche alcuni soci G.A.M.

Digressione: penso, a questo punto, al più prestigioso coro di voci maschili noto in Italia, il CORO della SAT (società degli alpinisti tridentini) che l’anno scorso festeggiò il 90°dalla fondazione, in una vecchia intervista, rivolta al direttore e cofondatore Silvio Pedrotti, si chiese “Quale consiglio darebbe a chi volesse cimentarsi nel canto popolare alpino?” In un primo tempo Pedrotti rispose: “Nessuno. So sbagliare da me.” Aggiunse poi garbatamente: “Cantate intonati e SOTTOVOCE, sempre.” Alla fine però citò orgoglioso che il suo coro venne definito da un abile critico “Il Conservatorio delle Alpi per maestria e capacità di memoria musicale”. Sorridendo, nel nostro piccolo, il Coro Stella Alpina è il Conservatorio del canto popolare e di montagna, se non del Varesotto, almeno della Valceresio.

Veniamo al programma della serata. Il primo canto è giusto che sia “Stelutis Alpinis”, stelle alpine, “fra quelle stelle nasce l’erbetta, sotto di loro io dormo sereno”. “Va l’alpino”: “quando l’alpino passa la montagna, pensa sempre al suo destino: la valanga può cascar” Quanta attualità! “Vuoi venire tu Giulietta?” Altro tema l’emigrazione. “Paese abbandonato” come spesso accade in montagna, oramai “le finestre senza fiori”. A questo punto però i sedicenti vecchietti fanno sorridere e si fanno apprezzare più che mai per la loro abilità con un canto giocoso. Passano al lirismo di “Improvviso” e a “Cercheremo” titolo da mettere in pratica quotidianamente per migliorare e mettersi in discussione. Non mancano le classiche: la montanara, il testamento del capitano, amici miei, il Signore delle cime e la storica “Stanotte mi coprirà la neve”: cielo di Russia, bosco di betulle sotto il quale è sepolto il caduto, - per ben sperare - verrà la primavera … Non vanno dimenticate le divertenti “le scarpette” ed “I pompieri di Viggiù”, pure mimati.

Seratina proprio da condividere per unire. Ringraziamenti pure gastronomici ed auguri al coro STELLA ALPINA per i prossimi impegni.