1 gennaio 2016 in vetta al San Bernardo

“Auguri! Auguri a tutti! Ciao come stai? Ci siamo anche quest’anno! E’ bello rivederci! ma che faticaccia! l’è dura!...” più o meno sono queste le prime frasi che echeggiano in vetta il primo gennaio al San Bernardo. Nel silenzio della mattina dopo la notte di botti di capodanno, ci si raggruppa per incamminarci. Alle 7 e trenta, il tempo incerto, la luce dell’aurora, un freddo accettabile mettono di buon umore i presenti e si parte. Il gruppo sale con piacevoli ha accompagnati per buona parte della salita, all’inizio dell’ultimo impegnativo tratto si dirada lasciando spazio una volta in cima al sereno: sotto di noi un mare di nebbia da cui spunta una corona di montagne. E’ tutto uno stringersi di mani con sorrisi che fanno capire che qui c’è aria buona, aria di amicizia. Come i maghi tirano fuori le sorprese dal cilindro, dagli zaini escono panettoni, spumanti, cioccolatini, caffè, the, pane e salame che vengono condivisi con tutti i presenti. Non si torna a valle senza aver intonato qualcuno dei tanti canti che ci rallegrano durante le nostre escursioni e non può mancare, alla fine “Dio del cielo” a ricordo di amici che non ci sono più. Una foto di gruppo per ricordo e piano piano la vetta di svuota e si ritorna a valle. L’augurio è che la semplicità e la serenità di questo incontro, che si ripete da 32 anni, lo stupore del paesaggio, conosciuto, ma ogni volta diverso, il piacere di stare insieme, ci accompagnino in tutto questo 2016.