Navigazione Lago Maggiore, Val Vigezzo e Centovalli (VB)

 Unire lago e monti ed utilizzare mezzi di trasporto diversi che successo! Anche il luogo di partenza dell'escursione di domenica 23 agosto è diverso dall'abituale. Ci si ritrova ben una settantina di gitanti (arrivati con i mezzi propri), a Laveno, porto varesotto del Lago Maggiore. Siamo così numerosi che occorre, per motivi organizzativi, suddividerci in tre sottogruppi con regolare capogruppo: tre classi di super ripetenti in gita scolastica. Ci avvolge, purtroppo, una coltre nuvolosa che speriamo calorosamente non si squagli su di noi (resterà tale fin che ci serve).

La situazione meteorologica, sic, sarà l'unico neo della giornata fra natura, spasso, raccoglimento, scoperta. Il traghetto "Navigazione Lago Maggiore e isole Borromee", che fa spola tra Laveno (sponda lombarda) ed Intra (sponda piemontese), è il nostro primo mezzo. Ad Intra passiamo al battello per Stresa dalla cui stazione Trenord raggiungiamo Domodossola. Attraversare rapidamente a piedi Stresa, una delle città del Grand Tour, è immaginare le vacanze aristocratiche della Belle Epoque.

La nobiltà nazionale ed internazionale, il bel mondo dell'arte, della cultura ... si ritrovava in
questi Grand Hotel stile liberty e art decò di cui il Regina Palace è un esempio. Il suo aspetto, più moderno e funzionale, non ci distoglie dal pensare al suo romantico e glorioso passato. Alla stazione, piccola trepidazione perché all'orario del nostro treno locale è di passaggio un intercity, ci tranquillizza il numero del binario, fortunatamente!

Eccoci a Domo (chiamiamola più familiarmente così), abbiamo un'ora circa per "infarinarci" di questa località di grande passaggio italofrancosvizzero, porta verso il nord delle Alpi. Il palazzo del comune ci appare nella sua neoclassica eleganza dopo un viale i cui alberi stupiscono carichi di tenui frutti a lampioncino color ruggine ... ci vorrebbe il nostro botanico di fiducia a cui chiedere ... Il nucleo storico è simile ad altre cittadine piemontesi che visitai,
edifici grigiastri, che si reggono a vicenda stretti stretti l'uno all'altro, dai caratteristici rustici bovindi.

La piazza è solo apparentemente severa perché i negozi ed i luoghi di ritrovo fanno pensare ad una vivace e buona attività commerciale; oggi, domenica, la frequentano i clienti dei bar centrali per colazioni ed aperitivi (qualcuno di noi condivide). Tempo scaduto, torniamo alla stazione, grande insegna blu indicatrice, scendiamo una comoda scala e siamo in un altro mondo: silenzioso, accogliente, lustro, con vedute invitanti di paesaggi montani ed urbani. La linea Val Vigezzo (IT) Centovalli (CH) è a gestione elvetica, ecco risolto l'arcano: un'isola di svizzeritudine in Domodossola.

Leggete, leggete abbiamo due vagoni a noi riservati; soddisfatti ci accomodiamo ed inizia la parte più emozionante ed avventurosa del tour. Il treno bianco con pennellate lineari blu cielo supera con dolce gradualità i dislivelli, tra boschi e pinete.

Prima tappa Re: santuario e, più terra terra, trattoria. Sfilano dai finestrini (perché chiamarli così che sono ampie vetrate?) le piccole stazioni della Val Vigezzo e dell’elvetica Centovalli, gli orridi del torrente Melezzo, qualche vigneto, ridenti località di villeggiatura dai campanilini slanciati, attorniati da vecchi nuclei con baite e storiche case di pietra, qualche villa liberty vigezzina. Il tragitto ferroviario è gradevole, gradevole anche per le ghignate, gli scambi d'opinione, le battute proprio come studenti goliardi in gita. Capolinea Locarno. Consultiamo l'infopoint di Svizzera Turismo? Ci manca il tempo. Breve puntatina alla piazza del festival cinematografico o passeggiatina che sgranchisce (eh sì nessuna fatica pedestre questa volta) sul lungolago, poi imbarco.

Evviva il cielo ha retto fin qui. Sul battello che ci porta direttamente ad Intra i più coraggiosi si issano sulla "terrazza" scoperta, antivento addosso come in quota.

Lasciati Ascona e Brissago, le nubi si squagliano, tutti in coperta ad osservare tra reti di goccioline dai finestroni. Consoliamoci con bevande e chiacchiere fino all'arrivo, in ogni caso è valsa la pena.

SCHEDA TECNICA: Domodossola-Locarno 52 Km, stazione più alta 836 m, ponti e viadotti 83, pendenza max 60%, raggio di curva min 60 m.