Affluenza record al primo maggio 2014 del GAM, due pullman al completo più un pullmino chic chic dai vetri affumicati per andare incontro ad una famiglia intera.

 Meta top traversata Chiavari Rapallo passando per la vetta di un monticello Rosa a m 692 sul livello del mare. Sempre tre alternative offerte, ovviamente: ai tranquilli buongustai fritture e zuppe di pesce, specialità liguri da forno, pesti verdi o rossi su trenette caserecce ... seguite da brevi tratti di lungomare rapallese per facilitare la digestione, per lustrare gli occhi, per inspirare iodio e salmastro; ai curiosi quieti amanti di visioni cittadine (Rapallo è la sesta città ligure per densità di popolazione) d'arte, natural pittoresche, storiche, di tradizione; ai camminatori, quasi infaticabili, pronti quasi a tutto, la meta top.
Per il momento le forze me lo permettono, opto per la terza alternativa e di questa racconto. A Chiavari dai due grandi mezzi scendono circa una settantina di persone, ciarliere, sportivissime, certe di farcela ad emozionarsi e a condividere la visione migliore, dall'alto, del golfo del Tigullio, di Portofino e Santa Margherita.
Dopo un breve tratto periferico, imbocchiamo una scalinata, tra case private,iniziamo una ripida stradina dalla massicciata a mattonelle ed ecco le prime agavi
bicolore e una cappelletta mariana. La stradina è ora in terra battuta e si snoda tra gli ulivi fino alla chiesa di Rostio, dalla piazzetta a balconata su Chiavari, a sinistra
Lavagna e il promontorio di Sestri Levante che separa il golfo dalle Cinque Terre.
Curiosità spiccia: il panorama distrae tanto che un primo bastoncino telescopico finisce dalla ringhiera nel sottostante giardino del curato, seguito dal mio.
Il buon prete è fortunatamente sul sagrato a staccare i polloni da un tiglio, mi dà il permesso, scendo. Oltre i bastoncini recupero un cappello tipo scout, non richiesto da nessuno ... al gentil pievano serve proprio durante ilavori di giardinaggio!
Vigne, terrazzamenti, muri a secco anche imponenti fiancheggiano il percorso, perfino un piccolo bivacco tipo casetta di legno per gli attrezzi;  essenze di macchia mediterranea solleticano piacevolmente i nasi.
Siamo a monte Castello, nel golfo troneggia una grande nave da crociera (sic!), noi preferiamo Paraggi e la punta di Portofino. Una lunga sterrata tra lecci ci porta al
Santuario di Monteallegro, ai lati una Via Crucis con formelle di bronzo.Il retro dell'edificio sembra un fortilizio, finestre con grate, tetri archi, muraglie a lato del vicolo lastricato. La facciata di marmo bianco con inserti verde acqua e rosatiè luminosa e al contempo solenne, in stile gotico lombardo. Artistici portali, lunette, alto e bassorilievi, stemmi, soggetti di culto. L'interno è ricchissimo di ex voto.
Curiosità, questa volta scientifica, sul monticello Rosa su una lastra marmorea commemorativa "Da questo colle tra febbraio e settembre 1935 Guglielmo Marconi
effettuò gli esperimenti che aprirono nuovi immensi orizzonti per il collegamento via etere". La civica amministrazione e l'associazione radioamatori sezione di Rapallo.
Alcuni GAMmisti sazi e/o un po' affaticati raggiungono Rapallo in funivia. Gli impavidi percorrono la discesa, similvialetto lastricato piuttosto scosceso tra lecceti ed uliveti
per riunirsi in Lungomare Vittorio Veneto. Visione rapida del Castello e gelatino al volo, con buona percentuale di soddisfazione, alla prossima

...E noi, del gruppo " cuore GAM" ma poche gambe e poco fiato, però  non ancora rassegnati al ristorantino-frittura di pesce-passeggiatina lungomare tout court, ci siamo goduti la bellissima giornata con un compromesso mica male: siamo saliti al Santuario ( In funivia! Vergogna, vergogna! ) pensando poi di scendere con i camminatori doc.
(Almeno salviamo il salvabile...) Invece... Distratti da una bella processione dei fedeli locali, incuriositi dai boschi circostanti, seduti a meditare all'ombra nella terrazza protesa sul mare; valutato infine che la discesa - ripida - avrebbe richiesto un'ora buona di cammino, ci siamo ripresi la nostra comoda funivia per arrivare al mare, freschi come papetti. Così c'è stato il tempo per una bella passeggiata, un goloso gelato, un pezzo di focaccia ligure acquistata fumante nei vicoli del borgo vecchio.
Soddisfatti e rilassati ci siamo quindi presentati al pullman per il ritorno al paesello, allietati dal duo GAMceresino Danini-Baio con canzoni e amenità varie.Un colorato arcobaleno è comparso mentre cantavamo " Amici miei". Chissà, forse "qualcuno" era con noi, anche stavolta...