Il tempo c'e` e/o si trova. Il GAM, che sostiene, motiva, concretizza, pure ... impegno personale, grande piacere di camminare, voglia di stare con gli altri non mancano! Poncione, Minisfreddo, S.Bernardo sono a me noti, ma il monte Rho ed il Crocino "sconosciuti e misteriosi". Siamo un buon gruppo eterogeneo, piu` di trenta impavidi di diversa eta`: dal giovane che non ha mai avuto l'opportunita` di misurarsi sul Poncione al senior che si e` messo alla prova piu` volte; le scalatrici, numerose, dallo zelo granitico almeno alla partenza (in seguito la lena sara` un po' piu` friabile ... del resto in linea con le rocce calcaree) fremono. Il tempo meteorologico e` incerto, gradualmente si stabilizza: qualche nube, un po' afoso, ma asciutto. Entusiasmo, chiacchiere, immersione nella natura e ci si trova nella zona dell'ARCO DI ROCCIA conosciuto in valle ed oltre (pensando ad internet ... ovunque nel mondo). Grotte ed anfratti non mancano: ognuno immagini e rabbrividisca un poco. Il bosco si limita, la pietra la fa da padrona, e` un'alta parete perpendicolare da scuola di roccia. Due blocchi giganti si innalzano. Sono Titani pronti a sbarrare il cammino. La nostra presenza li intenerira`? Certamente: ci mettono a disposizione la loro dimora, offrendoci un pertugio, una spaccatura che ci fa proprio ascendere. E` la fase piu` emozionante ed avventurosa, ci vuole calma e sangue freddo, attenzione e precisione. Come anelli di una catena umana, uno alla volta, ci aggrappiamo ad una catena vera e propria fissata nella roccia e ci lasciamo l'arco alle spalle. Torna l'ambiente boschivo, occhieggiano gerani silvestri, spiccano peonie, solitarie orchidee spontanee, delicati garofanini. Eccoci sul crinale. Dominiamo la selvaggia Valganna sottostante. Sali e scendi gradualmente, sei al culmine, tocchi il cielo. Durante la salita lo scorgevi, ti sembrava distante distante, ti chiedevi quando saresti riuscita a raggiungerlo! C'e` appagamento, serenita`, riconoscenza, senti di ringraziare Qualcuno. Dal Poncione la visione e` a 360 gradi e una stele metallica con incisione orografica permette di distinguere e nominare le varie cime circostanti. Breve sosta per dissetarci ed istruirci. Raggiungiamo il Minisfreddo, il piu` alto del crinale, quindi il San Bernardo per un consistente picnic. La nostra allegria e`contagiosa, "fa sorridere il santo" qualcuno mette in burla. Seguono canti, considerazioni ed un grazie va ad un giovane "artista" che rinnova la scritta dell'epigrafe ai piedi della bronzea statua. Da qui verso il monte Rho il percorso e` piu` difficile, il sentiero e` intricato. I piu` maturi del gruppo, piu` esperti , armati di cesoie e piccole falci, Indiana Jones nostrani, allargano varchi e fanno strada. Il nostro tesoro e` un giglio di San Giovanni che ci sorprende con il suo brillante arancione. Non sapendo cosa mi aspettava, mi meraviglio all'apparire del maestoso monumento alla pace sulla cima, dal significato cosi` grande in uno spazio cosi` esiguo! Trovo di pregio il bassorilievo del fucile spezzato con la scritta "sulle vostre tombe deponiamo le armi". Pausa di riflessione ... Seconda pausa di riflessione sull'attualita`!!! La Bisuschio industriale, Ravasina, Ponte ci salutano dal basso; si riconoscono i tetti delle abitazioni, e` quasi una gara di prontezza distinguerli. Il sentiero per e dal Crocino e` arduo e scosceso; i piu` severi trovano la causa nell'incuria, i piu` tolleranti nella struttura del territorio: lievi scivoloni e lievi graffi sono superati con battutine di spirito. In compenso il sottobosco ci dona fragolette saporite e, ormai prossimi ad Arcisate, raccogliamo da un grosso gelso more succose. Nell'ultimo tratto si pensa brevemente alla prossima escursione, -si aggiungeranno nuove forze al gruppo?- prevale pero` l'ebbrezza dell'avventura nel raccontarcela e raccontarla.